Il mondo accademico

Quando si naviga nel mondo dell'istruzione superiore italiana, è utile tenere conto di alcune peculiarità locali, e non solo in termini di terminologia.

Di seguito le più importanti peculiarità e caratteristiche del mondo dell'istruzione superiore italiana.

Le università italiane applicano tasse e contributi (rette) che variano a seconda del corso e dell'università e dipendono dal reddito familiare dello studente. Di norma, sono circa tre volte superiori alle tasse universitarie tedesche.
Molti pensano che gli studenti tedeschi siano più viziati di quelli italiani.  Effettivamente, in Italia il sostegno finanziario è minore: i costi dei trasporti e del materiale didattico sono interamente a carico degli studenti. E i servizi sono spesso poco accessibili, ad esempio le biblioteche, in molti casi con regole e orari poco flessibili e in forma cartacea.

 

Anche l'anno accademico italiano è solitamente diviso in due semestri:

  • da metà settembre a fine febbraio
  • dall'inizio di marzo alla fine di luglio.

le date esatte variano da università a università.
All'interno di un semestre si tengono solitamente più sessioni (appelli) per ogni materia. Per partecipare ad un appello d’esame ci si deve iscrivere prima, le modalità e le scadenze variano nelle università.

Il seminario di trazione humboldtiana è una forma di insegnamento poco diffusa nella tradizione dell'insegnamento accademico italiano, che invece privilegia i contenuti rispetto alla discussione e alla ricerca. L'insegnamento si svolge principalmente in lezioni frontali completate da esercitazioni, laboratori.
Le lezioni sono aperte al pubblico, in modo che anche gli uditori, cioè coloro che non sono ufficialmente iscritti, possano partecipare. Ovviamente, non possono partecipare agli esami.

 

Di norma, è possibile non frequentare le lezioni e partecipare solo agli esami, oppure frequentare una parte delle lezioni. Tuttavia, in alcune facoltà la frequenza è obbligatoria e si può sostenere l'esame solo se si è frequentato un certo numero di ore di lezione (ad esempio, medicina).

 

Gli esami universitari consistono quasi sempre in un esame orale. A volte e in alcuni corsi di studio c'è anche un esame scritto oppure una combinazione di esame scritto e orale.
L'esame orale è un eccellente momento di scambio tra insegnante e studente. Entrambi possono imparare da questo dialogo. Gli studenti italiani, che sono abituati a farlo, sono generalmente meno bravi a scrivere un saggio o una tesina. Ciò è dovuto già alla diversa formazione scolastica.
All'interno di un semestre si tengono solitamente più sessioni (appelli) per ogni materia. Per partecipare ad un appello d’esame ci si deve iscrivere prima, le modalità e le scadenze variano nelle università.

La procedura è la stessa delle università tedesche: Dopo aver scelto un argomento e un relatore, ci si iscrive e si inizia a fare ricerca e a redigere la tesi. La lunghezza della tesi può variare: è di circa 30-50 pagine per il Bachelor e di 80-150 pagine per il Master.
La differenza è che dopo la presentazione si prepara la difesa (la discussione), cioè la tesi viene presentata e discussa oralmente davanti a una commissione di docenti universitari, tra cui il vostro relatore, che alla fine decide il voto della vostra tesi e vi assegna il titolo di “dottore” (dott./dott.sa).

La valutazione degli esami universitari è espressa in trentesimi (scala 0-30): il voto minimo è 18/30, il voto massimo è 30/30, a cui possono essere aggiunti dei premi.
La media degli esami delle materie di un corso di laurea, insieme al voto della discussione della tesi finale, dà il voto finale, che è espresso in centesimi (scala 0-110).
Il voto minimo è di 66/110, il massimo di 110/110, a cui possono essere aggiunti dei riconoscimenti.

Il dottorato di ricerca è il più alto livello di istruzione nel sistema italiano di istruzione superiore. È un corso riservato a un numero limitato di persone. A Mende si consegue il titolo di dottore di ricerca (o PhD, da Philosphiae Doctor).
Le modalità di accesso ai corsi di dottorato e la loro regolamentazione variano da università a università. Tuttavia, l'accesso avviene sempre attraverso una procedura di selezione generale basata su titoli ed esami (di solito un esame scritto e uno orale). La metà dei posti offerti nella procedura di selezione è solitamente coperta da una borsa di studio (circa 15.343,28 euro lordi), ma il dottorato può essere conseguito anche senza borsa di studio. A seconda dell'università scelta, il programma dura da tre a cinque anni. Oltre alla ricerca, c'è la possibilità di partecipare o tenere seminari, frequentare corsi per dottorandi, sospendere o interrompere gli studi o chiedere una proroga (solo per un anno e senza ricevere la borsa di studio, se la si riceve).
Alla fine di ogni anno accademico, ogni dottorando presenta una relazione sulle ricerche svolte per essere ammesso all'anno successivo. 
Al termine degli studi, invece, si svolge l'esame finale con la preparazione della tesi di dottorato, che riassume la ricerca del progetto presentato all'inizio per dimostrare che gli obiettivi sono stati raggiunti.
Durante il dottorato si può anche studiare all'estero per un certo periodo di tempo, svolgere un tirocinio o fare ricerca. Molti programmi di dottorato hanno anche accordi con università straniere che offrono borse di studio aggiuntive. Non si esclude nemmeno la possibilità di svolgere il dottorato presso un'università straniera.

In Italia purtroppo non c’è l’idea che gli studenti possano avere delle facilitazioni lavorative in modo da potersi finanziare gli studi. Al contrario, in questi ultimi anni le opportunità di trovare un lavoro o un'occupazione part-time da combinare con lo studio, sono molto poche.  Alcune università tuttavia hanno avviato delle procedure di aiuti per gli studenti lavoratori, sia in termini di frequenza che di costi (le tasse d’iscrizione dipendono dal reddito).

 

La situazione è molto simile alla quotidianità delle università tedesco. Molto spesso il rapporto tra studenti e docenti nella quotidianità  si basa su un profondo rispetto reciproco, con relativouso di forme di cortesia e titoli. Altre volte è piú "rilassato", soprattutto quanto il contatto è prolungato e intenso. Tuttavia se il corpo professorale tedesco è al servizio degli studenti, che ne sono consapevoli, quello italiano non sempre si muove in questo modo e gli studenti italiani spesso devono inevitabilmente adattarsi a questo modus vivendi.

La comunicazione tra professori e colleghi in Italia è molto informale. Ci si dà subito del tu, indipendentemente dal tipo di contratto, ci si incontra al bar per un caffè o un pranzo e si chiacchiera.